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Cooperazione allo sviluppo: dalla teoria alla pratica

Ogni anno la Summer School in Cooperazione allo Sviluppo offre ai due studenti più meritevoli del corso due borse di studio per svolgere uno stage a Bruxelles o in Argentina e dar loro la possibilità di vivere in prima persona un’esperienza nella gestione di progetti europei.

Abbiamo chiesto a Francesca Piatto, vincitrice della borsa per il tirocinio in Agentina, di condividere con noi la sua esperienza formativa a Rosario.

Raccontaci di te e della tua esperienza di stage.

FP: « Attraverso il tirocinio ho potuto applicare sul campo molte delle conoscenze apprese durante la Summer School in Cooperazione allo Sviluppo. Mi sono occupata, nello specifico, di ricerca bandi europei e dell’organizzazione di laboratori di europrogettazione, facendo da tutor durante le parti di insegnamento frontale e di esercitazioni pratiche. Contemporaneamente, ho svolto mansioni di tipo camerale con il mio referente, il dott. Stefano Paoletti, come l’organizzazione di workshops, l’avvio seminari/corsi, la ricerca di contatti commerciali, l’assistenza alle aziende e la redazione/traduzione delle news camerali. Inoltre ho realizzato market analysis per i soci della camera. »

L’esperienza ha soddisfatto le tue aspettative? 

FP: « Questo stage è andato ben oltre le mie aspettative. Mi ha permesso di mettermi alla prova, di inserirmi in un ambiente diverso da quello a cui ero abituata e dare il massimo per superare le iniziali difficoltà. È stato soprattutto grazie a colleghi estremamente competenti, disponibili e gentili, che mi hanno accolto e insegnato il lavoro camerale, che sono riuscita ad integrarmi e sentirmi a mio agio sia nell’ambiente lavorativo che nel Paese in generale. Ho scoperto nuovi stimoli, una quotidianità e una concezione del lavoro meno frenetica, seppur estremamente rigorosa, rispetto ai nostri standard europei. »

Ritieni che questo periodo sia stato utile per la tua crescita umana e professionale? Perché?

FP: « E’ stata un’esperienza positiva a 360 gradi, sia a livello personale che professionale. Ho avuto la possibilità di confrontarmi con persone e con una cultura nuova, seppur simile a quella italiana. Professionalmente, ho potuto mettere in pratica ciò che ho imparato durante la Summer School, come redarre un progetto secondo gli standard dell’Unione europea all’interno dei programmi di cooperazione allo sviluppo. Inoltre, ho potuto utilizzare il mio background lavorativo e formativo acquisito a Bruxelles negli ultimi anni. Ho anche potuto migliorare e sviluppare le mie conoscenze nel campo della progettazione europea e dei social media, essendomi occupata della dissemination camerale. »

Hai dei consigli pratici da dare ai prossimi stagisti?

FP: « L’Argentina per noi europei è entry visa country: quindi possiamo risiedervi con un visto turistico di 3 mesi. In caso di un’eventuale estensione, bisogna uscire dal paese o recarsi all’ufficio immigrazione e pagare una tassa.

L’Argentina si sta convertendo sempre più in un paese tropicale. Io sono arrivata a inizio primavera e ho vissuto l’estate (giugno-luglio). Il clima è caldo-umido con temperature fino a 36 gradi che si intercambiano con violente tempeste di pioggia che abbassano la temperatura di diversi gradi.

Per quanto riguarda l’alloggio, per me è stata abbastanza semplice, in quanto sono stata ospitata da una conoscente con cui condivido l’appartenenza ad una stessa NGO. Ma per chi necessita di una sistemazione per pochi mesi, una buona soluzione possono essere le residenze studentesche, abbastanza diffuse a Rosario, in quanto città universitaria e molto attiva a livello culturale.

Infine, il tema sicurezza: Rosario è una città relativamente sicura, ma bisogna fare sempre attenzione a determinati quartieri, non camminare durante la sera da sole e a non esporre troppo gadget tecnologi o gioielli. »

Scopri di più riguardo la prossima edizione della Summer School in Cooperazione allo Sviluppo.

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