La prossima edizione dell’International Master in European Studies IMES sta per cominciare!
Anno dopo anno il master si è confermato leader nella formazione di esperti e consulenti di progetti europei, come lo dimostra la storia di Vito Emanuele Cambria, studente della XXIII edizione dell’IMES, che ha da poco vinto il suo primo progetto finanziato dal programma LIFE per la protezione di un’area boschiva nel Lazio.Abbiamo chiesto a Vito di condividere con noi la sua esperienza!
Per cominciare, raccontaci cosa ti ha spinto a frequentare questo master a Bruxelles.
VC: « Sono un biologo italiano e mi occupo di ecosistemi minacciati e dei loro abitanti che rischiano di scomparire: piante e animali che danno forma al meraviglioso patrimonio naturale europeo. Per continuare a salvaguardare questa grande diversità biologica e paesaggistica sono necessarie continue azioni concrete. Dopo anni trascorsi a studiare botanica, ecologia e biologia della conservazione, ho sentito il bisogno di passare dalla teoria alla pratica e ho trovato nei programmi di finanziamento dell’UE la giusta risposta. Già in passato avevo avuto l’opportunità di familiarizzare con i progetti dell’Unione come esperto di implementazione, ma solo dopo aver partecipato al programma IMES ho iniziato a capire per davvero come funziona tutto il processo dei finanziamenti. Durante il corso è possibile eleborare un quadro completo del meccanismo di funzionamento dell’UE e gli insegnamenti vengono impartiti da esperti, che, passo dopo passo, conducono all’acquisizione di strumenti e tecniche di Project Management e solide competenze nei più importanti programmi dell’UE, come LIFE, HORIZON 2020, COSME. »
Cosa hai fatto subito dopo la fine dell’IMES? Come hai messo in pratica quello che ha imparato in classe?
VC: « Insieme ad altri colleghi, per più di tre anni, abbiamo cercato delle risorse per finanziare un progetto volto a fermare il declino ecologico di uno degli ultimi boschi rimasti nell’Italia centrale: il bosco di Palo Laziale, 40 km a ovest di Roma. In passato, in tre occasioni la nostra proposta è stata respinta, ma, dopo aver frequentato questo corso e ottenuto il certificato a luglio 2016, ha superato la selezione come progetto LIFE di primo livello. Ecco arrivata quindi la tanto agoniata soddisfazione dopo tutto il lavoro e le settimane trascorse in classe. »
Parlaci del tuo progetto.
VC: « Il progetto LIFE PRIMED – Il ripristino ecologico delle aree costiere del Mediterraneo ha lo scopo di migliorare lo stato di conservazione degli habitat e delle specie che vivono nelle aree protette del bosco di Palo Laziale e del Delta del Nestos, siti che si trovano rispettivamente in Italia e in Grecia. Stiamo lavorando per sviluppare e potenziare soluzioni innovative di ingegneria ambientale e promuovere l’impegno della comunità e il turismo basato sulla natura. Io sono il Project Manager di questo progetto, un ruolo di grande responsabilità ma che mi rende anche molto orgoglioso. »
Come pensi che il master IMES ti abbia aiutato a fare il salto di qualità per la tua carriera?
VC: « Sicuramente le settimane a Bruxelles mi hanno aiutato ad acquisire capacità gestionali che difficilmente avrei ottenuto altrove. Durante il corso ho ricevuto molti consigli utili e appreso strumenti e metodi necessari per elevare il mio background scientifico in competenze di progettazione di alto livello. Ho imparato come procedere con ordine nella strutturazione di un’idea progettuale e ho acquisito familiarità con il linguaggio e la terminologia corretti: strategia a lungo termine, sostenibilità e replicablità. Queste espressioni sono diventate quasi i miei motti. »
Consiglieresti a qualcuno di partecipare alla prossima edizione del Master?
VC: « Raccomando sicuramente il master IMES a tutti coloro che vogliono diventare Project Manager di successo. Le persone che organizzano il corso sono tra le miglior che io abbia mai incrontrato nella mia vita. Il programma è strutturato molto bene e il carico di lavoro è abbastanza accessibile e in linea con il flusso delle lezioni. Inoltre, generalmente le aule sono multiculturali.
Se vuoi realmente capire come funziona la macchina dell’UE, devi prima entrare in contatto con la bolla di Bruxelles, camminare tra gli edifici delle Istituzioni Europee e respirare le politiche dell’Unione. Per farlo hai due possibilità: autonomamente o, come ho fatto io, affidandoti a uno dei migliori Cicerone dell’Europa. »
Scopri di più sulla prossima edizione dell’International Master in European Studies.